EVIDENZA
STORIE
L’inefficienza del tribunale per i minorenni di Torino: un grido d’allarme per i diritti dei bambini
Torino 15 gennaio -La tutela dei diritti dei minori dovrebbe essere una priorità assoluta per ogni società civile tuttavia a Torino il Tribunale per i Minorenni sembra essere travolto da inefficienze strutturali che stanno compromettendo gravemente il benessere di molti bambini e delle loro famiglie questa realtà non può e non deve passare inosservata Lo Studio Legale Miraglia impegnato nella difesa dei diritti dei minori e delle loro famiglie ha recentemente portato alla luce situazioni drammatiche che evidenziano i ritardi cronici nell'adozione di provvedimenti necessari per garantire la serenità dei minori tali ritardi che spesso si protraggono per mesi o addirittura anni rappresentano non solo una violazione del diritto dei bambini a vivere in un ambiente stabile e amorevole ma anche un fallimento del sistema giudiziario Storie di sofferenza e incertezza Tra i casi emblematici spicca quello di una bambina che da oltre
Biella: educatrice denunciata per manipolazione di cue minori contro la mamma
(Biella 23 dicembre 2024) – Emergono preoccupazioni riguardo ai servizi sociali affidati alle cooperative, evidenziando la mancanza di controlli da parte delle istituzioni e i conseguenti abusi e ingiustizie che colpiscono i più vulnerabili. Questa è la situazione in cui si è trovata una madre biellese, coinvolta insieme alle sue due figlie di dieci e quattro anni. L’avvocato Miraglia, legale della donna, descrive una situazione allarmante. "A causa di compagni violenti, la mia assistita si è dovuta rivolgere a un centro antiviolenza. Di conseguenza, il caso è stato preso in carico dai servizi sociali e affidato a una cooperativa esterna". Ciò che doveva essere un percorso di protezione si è trasformato in un incubo. Durante un incontro protetto, la figlia maggiore ha riferito di essere stata picchiata dalla madre. Senza un'indagine approfondita, l’educatrice della cooperativa ha redatto una relazione accusatoria, dipingendo la donna come
Luca ritorna a casa: la prevenzione come strumento per evitare allontanamenti dolorosi
Il Tribunale per i Minorenni di Caltanissetta ha autorizzato il rientro del piccolo Luca, nome di fantasia, presso l'abitazione dei nonni materni, ponendo fine a un periodo in cui sia lui che la sua mamma erano stati collocati in una casa famiglia. La decisione è il risultato di un lungo percorso di valutazione che ha coinvolto esperti, psicologi e assistenti sociali e che ha avuto come obiettivo principale il benessere del minore e la ricostruzione di un ambiente familiare adeguato. Tuttavia, la vicenda solleva importanti interrogativi sull’efficacia delle politiche di tutela dei minori e sull'urgenza di adottare interventi tempestivi per prevenire situazioni di allontanamento che spesso risultano evitabili. La madre di Luca, nonostante le difficoltà personali, ha sempre mantenuto un legame affettivo forte con il figlio. Questo aspetto, riconosciuto dal Tribunale, avrebbe potuto essere valorizzato sin dall’inizio attraverso un sostegno
EDITORIALI
Napoli, violenza e giovani, un grido di allarme che non possiamo ignorare
di Francesco Miraglia, La morte di Arcangelo Correra, diciottenne ucciso per un colpo di pistola esploso dal cugino, rappresenta una nuova e tragica ferita per Napoli. Non è il primo giovane che, in pochi giorni, perde la vita per un’escalation di violenza, e temo che non sarà l’ultimo, a meno che non decidiamo finalmente di guardare in faccia questa emergenza e di prendere provvedimenti seri e risolutivi. Questa
ATTUALITÀ
L’inefficienza del tribunale per i minorenni di Torino: un grido d’allarme per i diritti dei bambini
Torino 15 gennaio -La tutela dei diritti dei minori dovrebbe essere una priorità assoluta per ogni società civile tuttavia a Torino il Tribunale per i Minorenni sembra essere travolto da inefficienze strutturali che stanno compromettendo gravemente il benessere di molti bambini e delle loro famiglie questa realtà non può e non deve passare inosservata Lo Studio Legale Miraglia impegnato nella difesa dei diritti dei minori e delle loro famiglie ha recentemente portato alla luce situazioni drammatiche che evidenziano i ritardi cronici nell'adozione di provvedimenti necessari per garantire la serenità dei minori tali ritardi che spesso si protraggono per mesi o addirittura anni rappresentano non solo una violazione del diritto dei bambini a vivere in un ambiente stabile e amorevole ma anche un fallimento del sistema giudiziario Storie di sofferenza e incertezza Tra i casi emblematici spicca quello di una bambina che da oltre
Biella: educatrice denunciata per manipolazione di cue minori contro la mamma
(Biella 23 dicembre 2024) – Emergono preoccupazioni riguardo ai servizi sociali affidati alle cooperative, evidenziando la mancanza di controlli da parte delle istituzioni e i conseguenti abusi e ingiustizie che colpiscono i più vulnerabili. Questa è la situazione in cui si è trovata una madre biellese, coinvolta insieme alle sue due figlie di dieci e quattro anni. L’avvocato Miraglia, legale della donna, descrive una situazione allarmante. "A causa di compagni violenti, la mia assistita si è dovuta rivolgere a un centro antiviolenza. Di conseguenza, il caso è stato preso in carico dai servizi sociali e affidato a una cooperativa esterna". Ciò che doveva essere un percorso di protezione si è trasformato in un incubo. Durante un incontro protetto, la figlia maggiore ha riferito di essere stata picchiata dalla madre. Senza un'indagine approfondita, l’educatrice della cooperativa ha redatto una relazione accusatoria, dipingendo la donna come
Bari: Giudice vieta a un padre di comunicare con la comunità in cui è ricoverata la figlia
L’uomo ha perso la responsabilità genitoriale per aver chiesto informazioni sulla salute della ragazza BARI (2 agosto 2024). Se non ci si preoccupa dei figli si è cattivi genitori e si rischia di vederseli togliere: ma è successo esattamente il contrario a un uomo pugliese, che aveva chiesto informazioni e approfondimenti circa lo stato di salute della figlia, ospite di una comunità riabilitativa. Non solo gli è stata sospesa la responsabilità genitoriale, ma addirittura il giudice ha vietato sia a lui che al suo legale, l’avvocato Miraglia, di chiamare la struttura. Ogni comunicazione dovrà avvenire esclusivamente attraverso il magistrato. L’avvocato Miraglia ha presentato istanza urgente per chiedere la revoca di questi provvedimenti assurdi e immotivati. Da febbraio la figlia dell’uomo, quindicenne affetta da patologie neurologiche, è ospite di una comunità terapeutica di Otranto, dove lo scorso maggio è svenuta. È stata portata