A palazzo San Giorgio, Reggio Calabria la presentazione del libro “Ci sono anch’io” La disabilità è una dimensione della diversità umana
Daniela Maria Vita e Francesco Miraglia sono in tutte le librerie con un nuovo libro: “Ci sono anch’io. La disabilità è una dimensione della diversità umana” (Armando Editore). Un volume sui diritti spesso disattesi delle persone con disabilità, scritto a quattro mani. Il libro sarà presentato in anteprima nel capoluogo reggino venerdì 20 gennaio alle ore 17, presso la Sala dei Lampadari di Palazzo San Giorgio durante il convengono “La disabilità a fumetti” promosso dall’Assessorato al Welfare del comune di Reggio Calabria. Interverranno, oltre agli autori, anche la psicologa Menita Crucitti, la psichiatra Caterina De Stefano, l’avvocato Antonella Cilione e l’assessore alle Politiche sociali Demetrio Delfino. La prefazione del libro è affidata all’avvocato Francesco Morcavallo e la postfazione alla Prof. Vincenza Palmieri. Attraverso la storia di Sara si percorrerà il cammino che una persona affetta da disabilità deve affrontare all’interno della società attuale,
Novità Editoriale: Ci sono anch’io. La disabilità è una dimensione della diversità umana
Questo libro è dedicato a coloro che non sanno affinché imparino innanzitutto a capire e poi ad agire di conseguenza. Questa è la storia di Sara, disabile, che racconta la sua diversità giorno per giorno illustrando gli sforzi, le difficoltà e la forza interiore per non lasciarsi abbandonare e dare una dignità positiva alla propria vita. La storia di Sara, che parla della sua disabilità, è un invito a riflettere sull'unicità di ogni persona, sul diritto di essere diversi e di potersi esprimere in condizione di parità con gli altri. Affermare la propria esistenza, dire ci sono anch'io, significa riconoscere l'essere umano e trovarlo anche dove la voce è troppo flebile per arrivare da sola. Questo libro si propone come un viaggio attraverso quei principi di diritto posti a fondamento della tutela della persona nei suoi aspetti più profondi. Principi, troppo spesso trascurati, e che perciò hanno il bisogno di essere