Bambino sequestrato in comunità blitz dell’Assessore Caucino e della Garante , C. vuole tornare a casa da sua mamma
di Debora Saitta Torino 20 Maggio 2022, C. è un bambino del Torinese che vive “sequestrato” in una comunità terapeutica nella quale è stato confinato due anni fa. Tutto nasce dalle lamentele della madre del bimbo disabile, che evidenziava l’incapacità di gestire l’iperattività del figlio, da parte della scuola che frequentava. Invece di fornire un supporto alla famiglia, il Tribunale Per i Minorenni del Piemonte e Valle d’Aosta da più di 2 anni, ha confinato il bimbo dentro la comunità terapeutica, da cui non esce nemmeno per andare a scuola. Da anni il bimbo non vede nessuno, nemmeno la mamma, inoltre viene regolarmente sedato con i farmaci. "È un manicomio per bambini mascherato???" dichiarava l’Avvocato Miraglia, legale della madre di C. in un articolo pubblicato dopo averlo intervistato lo scorso Dicembre 2020. Una madre disperata che per essersi recata in questa comunità con l’intento
Intervista a Marzia Pantanella, Pedagogista Clinico, Criminologo e Mediatrice di Conflitti
Partirei subito con una domanda un po’ banale, ma utile per inquadrare il suo lavoro: le chiedo qualche parola sul suo percorso e sulle ragioni che l’hanno spinta a intraprendere questa strada. Io sono una pedagogista forense, ma anche una pedagogista clinica, esperta di pedagogia giuridica. Allo stesso tempo sono criminologa e mi occupo di tutto quello che riguarda la prevenzione, il trattamento e lo studio del crimine. Sono, inoltre, mediatrice di conflitti, nello specifico in ambito familiare, penale e scolastico; quindi, mi occupo anche di giustizia riparativa a livello sia minorile che adulto. Grazie alle mie competenze, fornisco consulenze tecniche per il Tribunale di Bologna.
Scandalo Serinper: processo da rifare per un padre accusato di abusi
Chiaramente manipolate le parole della figlia, ospite in una delle strutture della “coop degli orrori” Massa Carrara (4 Aprile 2022). Mentre si è in attesa del processo per lo scandalo della “coop degli orrori” Serinper, arriva dalla Corte di Cassazione un’ottima notizia per un padre genovese, accusato di violenza sessuale nei confronti della propria figlioletta, ospite di una delle strutture gestite dalla cooperativa Serinper. L’uomo, attraverso lo Studio legale Miraglia aveva presentato ricorso in cassazione contro la sentenza della Corte di Appello di Genova che lo aveva condannato per abusi sessuali nei confronti della figlioletta, sentenza che è stata annullata in quanto «il drammatico quadro storico in cui i fatti sono maturati avrebbe richiesto una valutazione giudiziale improntata a maggiore criticità con riferimento sia all’attendibilità della persona offesa, sia alle modalità di audizione dei minori sia alle richieste di rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale». I figli
Quattro Giudici e un Avvocato denunciati per abuso d’ufficio a L’Aquila
QUATTRO GIUDICI E UN AVVOCATO DENUNCIATI PER ABUSO D’UFFICIO A L’AQUILA Avvocato Miraglia: «Il ministero indaghi su come il Tribunale per i minorenni amministra la giustizia» L’AQUILA. Psicoterapeuta di una minore la prepara per un incidente probatorio contro il padre in Tribunale e poi presenzia a discutere del caso come componente, in qualità di Giudice onorario, del Collegio giudicante. Un fatto grave perché mina l’imparzialità di chi è chiamato ad assumere importanti decisioni che cambieranno per sempre la vita dei minori. E ancor più grave poiché gli altri tre giudici componenti del Collegio, pur a conoscenza del conflitto d’interesse in atto, hanno comunque fatto partecipare la terapeuta/Giudice e sulla vicenda l’avvocato tutore della ragazzina non ha fatto una piega né ha mosso un dito. A nulla sono valse le reiterate proteste dei genitori per la sentenza “viziata” da troppe irregolarità: alla fine, inascoltati, si sono visti costretti
Ogni punto è unico, ogni punto è puro. Il quadro d’insieme nasce punto per punto
di Raffaella Regoli Ho trovato questo pensiero su un foglietto di carta, su un frigorifero, in una casa un tempo felice. Dove viveva un bimbo un tempo felice. Un piccolo punto nell’universo. Ma quella mamma oggi non c’è più. Se l’è portata via un cancro. E quel piccolo, di appena sei anni, s’è l’è portato via lo Stato. Strappato agli zii, la sua unica famiglia. Senza un motivo accettabile. Secondo lo schema canonico di un decreto che ha l’immediatezza dell’ atrocità legalmente consumata. Portato via con un blitz di uomini armati e giubbotti antiproiettile. Ma questo è solo l’ultimo atto, di una lunga scia di allontanamenti di bambini e ragazzi che avvengono in ogni angolo buio d’Italia. Proprio sotto i nostri occhi. Secondo le stime fatte dall’Università di Padova, in media ogni giorno 63 minori vengono allontanati dalle loro famiglie. E se oggi questo libro
CISMAI: la denuncia della “società scientifica” che promuoveva le modalità terapeutiche messe in pratica a Bibbiano
Il 24 luglio 2019 è apparso sul Foglio l’articolo intitolato “Come ti plasmo il giudice antiabusi. Indagine sul CISMAI, che insegna la sua ideologia inquisitoria perfino al Csm”, a firma di Ermes Antonucci. Nel suo pezzo, il giornalista sottolinea la dubbia natura etica della dottrina seguita e promossa dal CISMAI e mette in discussione il suo ruolo di consulente e formatore dei magistrati, dimostrando quanto si siano radicate pratiche prive di riconoscimento scientifico e assai dannose per la salute psichica dei bambini. Per questo motivo, il CISMAI ha querelato Antonucci e il direttore del Foglio, Claudio Cerasa, i quali, tuttavia, non sono stati riconosciuti dal GIP colpevoli di reato.
Maurizio Formia, la Cassazione annulla la sentenza della Corte di Appello di Torino: processo da rifare
Era stato condannato di esercizio abusivo di professione medica IVREA (17 Marzo 2022). La Cassazione annulla la sentenza di condanna a carico di Maurizio Formìa emessa dalla Corte di Appello di Torino per il reato di esercizio abusivo di professione medica. La Corte di Cassazione, ha dato ragione a Formìa e al suo legale, l’avvocato Miraglia.
Caso Bibbiano: un po’ di chiarezza sulla vicenda e i reati commessi dagli imputati
Qualche mese fa si è tenuta l’udienza preliminare riguardante il caso Bibbiano. La sentenza ha determinato la condanna di Claudio Foti, psicologo e psicoterapeuta del centro studi Hansel e Gretel, l’assoluzione di Beatrice Benati, nonché il rinvio a giudizio di vari operatori sociali e impiegati nella Pubblica Amministrazione. Le accuse riguardano tentato delitto, violenza privata, frode processuale, abuso d’ufficio e concorso di persone nel reato, alle quali si aggiungono diverse aggravanti.
Malata psichiatrica violentata in comunità: indagini archiviate
Quando il caso arriva al procuratore dopo due anni la comunità è già chiusa Avvocato Miraglia: «Gli operatori saranno pur da qualche parte: cercateli!» TIVOLI (25 Febbraio 2022). Una donna affetta da grave disabilità psichiatrica è stata picchiata e violentata all’interno della comunità terapeutica in cui era alloggiata, in provincia di Roma. I fatti risalgono a gennaio 2019, ma la doccia fredda alla madre e alla sorella, sue amministratrici di sostegno, è arrivata la scorsa settimana: caso archiviato. Il fatto più incredibile riguarda le motivazioni addotte dal procuratore che ha mandato tutto in archiviazione senza avviare una decisa indagine: quando ad aprile 2021 la pratica è giunta sul suo tavolo e ha inviato le forze dell’ordine a collocare microfoni e telecamere per svolgere delle intercettazioni ambientali, la comunità era già stata chiusa. E tanti saluti: caso archiviato senza colpevoli, visto che essendo
Milano: denuncia l’ex compagno per presunti abusi su i due figli, le tolgono bambini
Avvocato Miraglia: «Ma a chi giova tutto questo?» MILANO (25 febbraio 2022). Una madre attenta e premurosa si è accorta subito che certi atteggiamenti troppo “sessualizzati” della sua figlia maggiore, che all’epoca aveva appena 4 anni, non rientravano nel concetto di “normalità” e andando a fondo ha scoperto, dal racconto dei bambini, che il padre presumibilmente abusava di loro. Con grande coraggio ha denunciato il compagno e si è allontanata da casa per mettere al sicuro i suoi due figli di 4 e 2 anni, ma con quale risultato? A parte una prima archiviazione del caso, la cosa altrettanto grave è che le hanno tolto i bambini per collocarli in una comunità. Bambini traumatizzati e così piccini lontani da casa stanno davvero molto male: hanno frequenti incubi la notte e bagnano il letto nel sonno. «Ma a chi giova tutto questo?» domanda