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 • Evidenza

Il Tribunale per i Minorenni di Caltanissetta ha autorizzato il rientro del piccolo Luca, nome di fantasia, presso l'abitazione dei nonni materni, ponendo fine a un periodo in cui sia lui che la sua mamma erano stati collocati in una casa famiglia. La decisione è il risultato di un lungo percorso di valutazione che ha coinvolto esperti, psicologi e assistenti sociali e che ha avuto come obiettivo principale il benessere del minore e la ricostruzione di un ambiente familiare adeguato. Tuttavia, la vicenda solleva importanti interrogativi sull’efficacia delle politiche di tutela dei minori e sull'urgenza di adottare interventi tempestivi per prevenire situazioni di allontanamento che spesso risultano evitabili. La madre di Luca, nonostante le difficoltà personali, ha sempre mantenuto un legame affettivo forte con il figlio. Questo aspetto, riconosciuto dal Tribunale, avrebbe potuto essere valorizzato sin dall’inizio attraverso un sostegno

di Francesco Miraglia, La morte di Arcangelo Correra, diciottenne ucciso per un colpo di pistola esploso dal cugino, rappresenta una nuova e tragica ferita per Napoli. Non è il primo giovane che, in pochi giorni, perde la vita per un’escalation di violenza, e temo che non sarà l’ultimo, a meno che non decidiamo finalmente di guardare in faccia questa emergenza e di prendere provvedimenti seri e risolutivi. Questa tragedia segue di poche settimane la morte di Emanuele Tufano, un ragazzo di appena 15 anni, colpito durante una sparatoria tra adolescenti, e di Santo Romano, diciannovenne ucciso in una lite esplosa per un motivo banale. Sono tre giovani vite spezzate, in appena diciassette giorni, una sequenza di eventi tragici che interroga la nostra coscienza collettiva e impone una riflessione profonda sul nostro fallimento come società. In qualità di esperto in diritto penale

Il convegno internazionale “Sicurezza Pubblica e la Necessità di un Alto Capitale Sociale”, giunto alla sua sesta edizione e ospitato dal Consiglio della Contea di Arad, vedrà quest’anno la partecipazione dell’Avvocato Francesco Miraglia del Foro di Madrid. La conferenza, che si terrà il 15 e il 16 novembre 2024, rappresenta un’importante occasione di confronto per giuristi, accademici, esperti di criminologia e rappresentanti delle forze dell’ordine provenienti da tutta Europa, per riflettere insieme sui temi legati alla protezione della dignità umana, alla lotta contro la criminalità e al rafforzamento della sicurezza pubblica. La partecipazione dell’Avvocato Francesco Miraglia del Foro di Madrid, stimato esperto di diritto penale e difensore dei diritti umani, arricchirà il convegno con una prospettiva internazionale. Il suo intervento si inserirà nel contesto di un panel intitolato “Protezione della Personalità Umana Attraverso Mezzi Penali”, che affronterà temi di estrema attualità

La Corte d’Appello annulla la sentenza di adottabilità ROMA (24 ottobre 2024). Sentenza annullata: la tredicenne sinti potrà riavere la sua bimba, che le era stata tolta appena nata per essere dichiarata adottabile. La Corte di Appello di Roma ha accolto il ricorso presentato dalla famiglia della ragazzina, tramite l’avvocato Miraglia: nessuno era stato informato della dichiarazione di adottabilità della piccola e soprattutto alla giovane mamma non è stata offerta la possibilità – prevista per legge – di riconoscere la figlia, una volta raggiunti i 16 anni di età. «Una bella vittoria – dichiara l’avvocato Miraglia, che annuncia –: abbiamo denunciato l’assistente sociale e il giudice relatore al tribunale di Perugia, auspicando che il gip li rinvii a giudizio, in quanto è ormai chiaro, e sancito anche dalla sentenza d’appello, che hanno palesemente violato la legge». La vicenda risale al 2023, quando la

Ci sono storie silenziose che si muovono nelle stanze di case dove ciò che erroneamente viene chiamato amore lascia i segni sulle pareti, nei frantumi degli oggetti scagliati a terra, sulla pelle e negli occhi delle donne, fino a penetrarle in profondità, laddove non si vede. Ci sono storie rumorose, che si muovono nelle stanze di case dove ciò che comunemente si chiama amore urla insulti e fa tremare i vetri. Ci sono storie visibili e invisibili, taciute e nascoste che sanno di vergogna, smarrimento, dolore per il fallimento di una relazione, paura di non essere credute, paura di non essere protette, paura di perdere i propri figli. Sono storie che attraversano gli anni e le generazioni mentre il termine che le accomuna resta immutato: violenza. La violenza nei confronti delle donne è un fenomeno endemico, presente a tutte le latitudini,

Ha violato il diritto di una mamma allontanata dal figlio Richiesto risarcimento all’assistente sociale ANCONA (6 agosto 2024). Lo Stato italiano ha violato i diritti umani di una mamma: così si è espressa la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, di fatto condannando anche l’Assistente Sociale che da anni impedisce a una mamma di Ancona di vedere il figlio. La mamma ha richiesto un risarcimento in ragione dei danni subiti. «Anche la Corte dei Diritti Umani riconosce che molti allontanamenti di minori nascondono vere e proprie adozioni mascherate» commenta l’Avvocato Miraglia, legale della mamma ed esperto in Diritto di famiglia e Diritto minorile. Da almeno quindici anni, Miraglia si batte contro gli allontanamenti immotivati di bambini provenienti da famiglie fragili (spesso con scarse risorse economiche o di origine straniera), e che vengono affidati a coppie senza figli e mai restituiti alla famiglia

L’uomo ha perso la responsabilità genitoriale per aver chiesto informazioni sulla salute della ragazza BARI (2 agosto 2024). Se non ci si preoccupa dei figli si è cattivi genitori e si rischia di vederseli togliere: ma è successo esattamente il contrario a un uomo pugliese, che aveva chiesto informazioni e approfondimenti circa lo stato di salute della figlia, ospite di una comunità riabilitativa. Non solo gli è stata sospesa la responsabilità genitoriale, ma addirittura il giudice ha vietato sia a lui che al suo legale, l’avvocato Miraglia, di chiamare la struttura. Ogni comunicazione dovrà avvenire esclusivamente attraverso il magistrato. L’avvocato Miraglia ha presentato istanza urgente per chiedere la revoca di questi provvedimenti assurdi e immotivati. Da febbraio la figlia dell’uomo, quindicenne affetta da patologie neurologiche, è ospite di una comunità terapeutica di Otranto, dove lo scorso maggio è svenuta. È stata portata

Brescia, 13 luglio 2024 – Il Tribunale per i minorenni di Brescia ha recentemente emesso una sentenza che segna un punto di svolta in una vicenda complessa e controversa. Una sedicenne, Roberta (nome di fantasia), è stata finalmente autorizzata a tornare a vivere con i suoi familiari, dopo un lungo periodo trascorso in una struttura protetta. Questa decisione ha messo in luce diverse problematiche legate alla gestione della tutela dei minori da parte delle autorità locali. Tutto è iniziato all'inizio del 2023, quando Roberta si è rifiutata di tornare a casa dal padre a causa di un grave episodio di conflitto familiare. Le autorità, ritenendo non idonea anche la residenza della madre, hanno deciso di collocare la ragazza in uno “spazio neutro”. Questo termine, apparentemente innocuo, indica una struttura dove i minori possono incontrare i genitori sotto stretta sorveglianza, in un

Madre scagionata dopo cinque anni perché il fatto non sussiste VELLETRI (12 giugno 2024). Era stata accusata di aver maltrattato e sequestrato la figlia perché omosessuale, perdendo il suo buon nome e anche l’attività lavorativa. Ma dopo cinque anni giustizia è stata fatta: il Tribunale di Velletri ha scagionato una donna che vi-ve in un Comune dei Castelli romani perchè il fatto non sussiste. Restano però cinque anni nei quali la sua vita è stata distrutta. Nel frattempo ha ricucito i rapporti con la figlia, ma questo non la ripaga della gogna mediatica cui è stata sottoposta anche da parte di un’associazione che si occupa del sostegno alle persone gay e trans e che ha cavalcato de-cisamente l’onda per far pubblicità a sé e alla causa LGTBQIA+. Cinque anni fa la figlia della donna, che all’epoca aveva diciassette anni, aveva dichiarato la

La Legge del 25 giugno 1993, n. 205 detta anche legge Mancino, dal nome dell’allora ministro dell’Interno che ne fu proponente, Nicola Mancino, è un atto legislativo della Repubblica Italiana che sanziona e condanna frasi, gesti, azioni e slogan aventi per scopo l’incitamento all’odio, alla violenza, la discriminazione e la violenza per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali. La legge Mancino non è la prima legge in materia di discriminazione in Italia: l’art. 3 della Costituzione, infatti, garantisce il diritto all’uguaglianza. Già nel 1975, con la legge n. 654, era stata recepita nell’ordinamento italiano la Convenzione di New York sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale del 1966. La legge puniva con una reclusione da uno a quattro anni chi diffondeva “in qualsiasi modo idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale” e “chi incita in qualsiasi modo alla discriminazione,