L’ombra di Claudio Foti e della sua comunità terapeutica anche in Puglia
PICTURE: FOUNTAIN OF THE FALLEN ANGEL, MADRID
L’ombra di Claudio Foti e della sua comunità terapeutica anche in Puglia
LECCE (16 Settembre 2019). Un caso “Bibbiano” anche in Puglia? Pare di sì, stando al clamoroso caso in cui si è imbattuto l’avvocato Francesco Miraglia, cui si è rivolta disperata una donna: il marito maltrattava lei e il figlio e dopo essersi rivolta ai Servizi sociali per un aiuto cosa è successo? Hanno tolto a lei il figlio, obbligando il bambino a vivere in una comunità con il padre violento per “recuperare il loro rapporto”! Pare che gli operatori di questa comunità di Lecce abbiano dei collegamenti con Claudio Foti, direttore scientifico della onlus Hansel e Gretel di Moncalieri (Torino), al centro dell’inchiesta degli affidi di Bibbiano, a Reggio Emilia.
«Oltre ad aver violato almeno tre convenzioni internazionali, se fosse così, se la comunità fosse collegata a Foti, siamo preoccupati per il bambino, che già comincia a mostrare segni di grande sofferenza, in primo luogo per il fatto di essere costretto a vivere lontano da casa sua e per giunta con un padre di cui è letteralmente terrorizzato» rivela l’avvocato Miraglia. A nulla sono servite le perizie, che dimostravano come la donna fosse una brava mamma e che il bambino fosse molto legato a lei; a nulla è servita la pendenza di ben tre procedimenti penali a carico del padre per violenza domestica. Clamorosamente, il Tribunale dei minori ha stabilito che il bambino dovesse essere allontanato dalla mamma e costretto a vivere in una comunità terapeutica insieme al padre, per la loro “riconnessione emotiva”. «Il provvedimento è stato eseguito a giugno» prosegue l’avvocato Miraglia, «attraverso una modalità drammatica nell’esecuzione: il bimbo è stato prelevato mentre era ricoverato in ospedale, nella sua disperazione più totale. Pensate cosa deve aver pensato questo bambino, cosa deve aver provato. In questi mesi ha subito un peggioramento delle proprie condizioni di benessere, sia fisico che psichico e vive l’allontanamento da casa e dalla mamma come una punizione non giustificata. La nostra preoccupazione è ancora maggiore alla luce del fatto che ci siano dei collegamenti tra la comunità dove è collocato con esponenti della onlus Hansel e Gretel e con la persona di Claudio Foti, e temiamo che i professionisti che operano nella struttura possano adottare metodologie di intervento assimilabili a quelle emerse nel noto caso di Bibbiano: chiediamo pertanto al Tribunale per i Minorenni di Lecce di indagare al fine verificare la correttezza delle metodologie e degli strumenti impiegati dalla comunità educativa e scongiurare un peggioramento delle condizioni psico-fisiche del bambino».
Oltre ciò l’avvocato Miraglia sottolinea come nella gestione di questo caso siano state violate almeno tre convenzioni internazionali: quella di Istanbul, che prevede come in caso di violenza, la tutela dei bambini venga prima dei diritti di custodia e di visita dei genitori; quella di Strasburgo, che tutela i diritti dei bambini; e quella di New York, che prevede come il minore, su questioni che lo riguardano, abbia il diritto di essere ascoltato e di vedere tutelata la sua volontà.