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Intervista a Francesco Miraglia, ospite al Salone del Libro di Torino A cura di Alessio Romano Torino – Una testimonianza intensa, civile, umana. Sabato 17 maggio, presso lo Spazio Calabria del Salone Internazionale del Libro di Torino, Francesco Miraglia, autore e operatore nel campo della tutela dei diritti, ha presentato due libri che affrontano frontiere sensibili del nostro tempo: “Ci sono anch’io” e “Ma il problema sono io?”, entrambi pubblicati da Armando Editore e scritti in collaborazione con Daniela Vita. Un fumetto per raccontare i diritti delle persone con disabilità. Un saggio che dà voce alle vittime di violenza domestica e a chi subisce l’ingiustizia dopo la denuncia. Un doppio lavoro che unisce racconto e denuncia, esperienza professionale e urgenza civile. Francesco, com’è stato tornare al Salone del Libro da autore, con due opere così impegnative? «È stato un momento di grande impatto umano e

(Roma 9 maggio 2025) Intervista a Francesco Miraglia Di Ilda Giovanbattista Ilda Giovanbattista: Francesco, oggi ricevi un riconoscimento importante. Cosa rappresenta per te il Premio "Le Voci della Libertà"? Francesco Miraglia: È un segnale che le parole libere ancora contano. Questo premio non è un traguardo, ma un invito a continuare. Non ho mai avuto l’ambizione di piacere a tutti, ma la volontà di essere autentico, anche quando è scomodo. Avere voce, oggi, significa soprattutto avere il coraggio di usarla. E se questa voce arriva a toccare qualcuno, allora ha senso. I.G.: La premiazione si tiene il 9 maggio, Giornata dell’Europa. Un caso o un messaggio? F.M.: È una coincidenza carica di significato. L’Europa è nata da un’idea di pace, di unione, di dignità. Ma quei valori, oggi, vanno riaffermati con forza. La libertà, quella vera, non è mai garantita. Vediamo ogni giorno nuove forme

Difendere una vittima è cento, mille volte più arduo che difendere un accusato. Parliamo di violenza? Proviamoci, con l’umiltà di chi, conoscendo il fenomeno, sa che quel che emerge è la punta dell’iceberg e che sotto, sotto alla linea della metropolitana, del supermercato, della porta che si chiude e dietro può succedere qualsiasi cosa, tu, io, noi tutti incrociamo nel nostro cammino tante storie dolorose, acide, insopportabili senza neppure rendercene conto.